mercoledì 21 gennaio 2015

Spettri


15.9.2014 Spettri
Laddington il mio veleno, la città migliore, più bella e più intensa in cui sia mai stato, ma è il mio veleno, forse proprio perché la mia indole melodrammatica non è portata o non crede di poter stare "meglio" ... Sento che la fine è vicina, ma non è la prima volta che lo sento quindi non so in realtà niente...

La verità è che non ho mai pensato tanto al suicidio come in questo periodo. La verità è che gli unici piccoli spasmi di vita che mi capita di avvertire ovattati sottopelle sono i sussurri erotici di Camille Lancaster e delle sue perdute, gli ammonimenti velati d'ansia e saggezza di Miss Sybilla Hall... il dolore empatico di Winry, le mia unghia che tirano la pelle sulle croste delle vecchie cicatrici... tutte piccole cose, cose sporadiche, che mi fanno sentire vivo, una forma corrotta di vita.

Ho finito davvero le lacrime? Come è possibile? Perché non c'è fine al dolore dell'apatia? Preferirei non ci fosse fine al dolore... i giochi di potere che s'intravvedono nella foschia del perbenismo quotidiano, i giochi che mi erano invisibili al mio arrivo e che ora si delineano (non ultima la catastrofe sociale di Lord Humphry) mi hanno fatto capire che le persone ricercano i loro sogni e desideri nella buona e nella cattiva fede.

Ma che fine farò io che non agisco né nell'una né nell'altra? Il mio agire è soltanto caos e cattiveria gratuita, non è l'equilibrio ineluttabile di cui parla Miss Hall e non è il fine intrigo e la sottigliezza della Lancaster... sono un ibrido, un malvagio errore del mondo, capace di pensare al male senza le sue regole portanti... Mi sento solo... nulla mi corrisponde, i miei atteggiamenti peggiori sono tutti tornati... l'acqua, la mia mano sinistra, i tremori involontari... sono passati dalla simulazione della debolezza alla vera debolezza senza quasi nemmeno accogermente.

Non posso farmi vedere in queste condizioni, è inaccettabile, se qualcuno capisse che per davvero in me c'è qualcosa che non va, che la mia testa per davvero talvolta non funziona bene... sarà la fine...

Meglio morire che finire sul Lad Journal o alla radio... Questa insensatezza deve trovare la sua fine. Mi suiciderò. Si.

C'è un solo non trascurabile problema che vi si oppone: Sono il verme più viscido e vigliacco che sia mai esistito a questo mondo. I miei atti non saranno mai tragici, la vera tragedia, sarà, temo, il non morire. Non come vorrei.

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