mercoledì 21 gennaio 2015

Il Giovane Drago


12.10.2013 Un giovane drago

Da qualche giorno non ho più scritto, eppure non sono mancati gli aneddoti e le ispirazioni. Buffe maschere di questa città graffiate dal tempo e dallo stesso indurite e trasognate. Tanto per cominciare sono entrato a far parte dell'Università di Laddington come appartenente al Casato dei Draghi, una spilla rossa, fiore di sangue sporge ora sul mio petto, come una parte inaspettata di me. Coraggio, ambizione, valore, ci si aspetta questo da me. E io invece cosa do agli altri?
Miss Hall mi conforta e inquieta al tempo stesso, mi spinge con bastone e carota verso la sincera ricerca della verità, soprattutto in me stesso, mai vista una donna saper destreggiare l'equilibrio di veto e sicurezza con così tanta maestria; amo i contrasti e sono fiero della mia maestra, ma sarò molto più fiero quando l'avrò superata, nulla è irragiungibile all'uomo di grande ambizione e io voglio avere tutto, o almeno, tutto quello che ha lei.
Mrs Weaton e Mrs Oliver (almeno qui con te posso chiamarla Faye) mi trasmettono emozioni altalenanti, una più guardinga, l'altra più rassegnata, non lo do a vedere, ma mi diverto in loro compagnia, non avrei mai creduto che quella bigotta mi porgesse delle scuse, mi ha fatto piacere, ha riscaldato il mio cuore, c'è della speranza nei cuori duri e neri che sono abituato a passare in rassegna e mi ha fatto un dono: un segnalibro di stoffa che infilo in te. Possa tu custodirlo nelle tue pagine meglio di quanto io possa custodire la gratitudine nel mio animo perduto.
Ci sono poi altre cose di cui voglio scrivere, altri incontri meno mentali e più intuitivi. Ma meritano pagine loro e le stilerò in seguito.
Perché parlarne poi, perché scrivere? Forse è la noia, forse qualcosa di più profondo e pericoloso che non vedo l'ora di poter toccare.

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