30.10.2013 Occhi
Occhi
di smeraldo sei tu, donna perduta, foulard giallo, perversione nei miei
pensieri, ti ho avuta, presa, ancora prima baciata, ti ho umiliata,
degradata e servizievole al mio tocco mi hai esaudito. I miei graffi non
sei stata in grado di respingerli, la tua pelle torturata e il mio
godimento, il sudore che imperla gli orli del tuo fiore notturno e
urina.
Eppure,
è solo una minima parte, un frammento di ciò che realmente ti farei, e
guardandoti negli occhi sento che in effetti... lo sai.
Dici
sempre che non sono le persone a farti paura, quindi non dovrei temere
il tuo allontanamento, eppure questo presentimento ombra che ci divide
mi sembra andare oltre il tuo indecoroso mestiere, la tua sublime arte.
Mi
hai regalato la tua antica "A" di Adultera, la tengo vicino al cuore la
notte, in tasca gli altri giorni, ma quando esco di casa la nascondo
acuratamente nella scarpa sinistra, accarezza la cicatrice sotto la
pianta del mio piede e nessuno li potrà mai trovarla, stoffa rossa come
il peccato, l'ho strusciata su tutto il mio corpo, e sulla mia virilità.
Pensare che una parte così oscura del tuo passato mi ecciti al punto
da... Non è meraviglioso? Mi hai stregato e al tempo stesso è come se da
un momento all'altro questo maleficio suadente potesse riversarsi sopra
di te. Contro di te.
Una
dalia insanguinata, che diventa nera e marcia, occhi smeraldo che vorrei
strappare per averli anch'essi posati sul mio cuore, in tasca o
nascosti in una scarpa.
Non è che fantasia. Io sono buono.
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