mercoledì 21 gennaio 2015

Fuori Controllo


14.1.2014. Fuori Controllo

  Ho paura. Più sinceramente e onestamente del solito. Vivere   non è costruire, ma creare. Dopo tutta la passione che ho finto per le donne di questa città, dopo i ti amo abbandonati senza trasporto, una linea nera mi ha spaccato in due e ha segnato come punto di non ritorno colui che si finge debole da colui che è debole per davvero. Ed entrambi, sono io.
Dahlia è cambiata, un'ombra è entrata in lei, io, che come su desiderio di Lady C. volevo farle del male, sono finito ad essere la vittima, mi ha violentato, lei, una lurida puttana, è andata contro la mia volontà, contro ogni mia richiesta, mi è sempre bastato un mezzo sussurro, uno sguardo per farle fare quello che volevo, è il suo lavoro, certo, lo ha sempre fatto. E adesso... impotente io resto, non sono riuscito nemmeno a scansarla, a picchiarla, a ucciderla come avrebbe forse meritato.
Non è lei, è ciò che sta dentro di lei.E dentro di lei c'è anche il mio bambino, forse è per lui che non ho reagito o... Non voglio pensarci, troppe parole, troppi colori ossessionanti e umanamente distorti, le ho ancora nella testa quelle grida, quegli occhi di fiamma.
"Tu appartieni al sangue"
A tutto questo reagisco con la stupidità impreparata di chi si è messo col diavolo e adesso ha paura del fuoco. Uno spirito affaccendato che scorre l'ampio mondo può deridermi in un modo simile? Perché? cosa significa? Che sono miserabilmente umano? inutile e inservibile... o che il mio destino è il sangue, mio o altrui? la fine certa e prossima. Ogni giorno ho bisogno di più aiuto e ogni giorno è più spontaneo fingere e non chiederlo, finirò per credere di essere io stesso il mio demone e l'ombra assoluta dell'oscurità.

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