mercoledì 21 gennaio 2015

La Lista Nera


26.3.2014 La Lista Nera
Questa pagina non temerà cancellature, errori, non temerà d'esser scritta con la mia mano mancina, semplice disfunzione fisica o guida del maligno, se mai mi succederà qualcosa, che non sia l'unico a cadere, che la mia oscurità stenda un velo su questa città, che la inferiore mediocrità trovi appiglio graffiante sulle candide pelli, corazze inespressive dei pagliacci di questa città, io so chi sono io, so chi siete voi, so chi siamo noi, e vi amo. Aggiornerò questa lista man mano che deporrete queste azioni ai miei occhi.

Faye Oliver - Ridanciana locandiera del Messiah, è scomparsa da quel che so, nessuno l'ha più vista, non mi sorprende, è sempre stata una ragazza avventata, dolce si, ma dal cuore egoista, tentatore, una suffragetta mancata, donnina insignificante dei vicoli, sempre pronta a piantare il caos e a portare gli uomini di buona volontà sulla cattiva strada o a istillare pensieri malvagi in ragazzi per bene come me.

Dahlia - il cui vero nome è Candice, ma il suo candore è soltanto apparenza, la città già conosce le innumerevoli macchie su questo candore, dice bene il cardinale, questa donna non fa che tentare e insinuare il male in chiunque abbia la sfortuna d'incrociarne lo sguardo. Una donna disposta perfino a far credere amore ciò che non lo è e mai lo sarà. Una traditrice di ogni principio morale, nascosta dietro la finta dignità con cui porta il foulard giallo. Protetta da una nobile corrotta che l'inferno ancora non osa inghiottire. Eppure Dahlia, nella sua eterna e continua finzione, nel potenziamento della sua cattiveria e della sua progressiva perdita di umanità... è essa stessa il corpo della verità. La seduzione disvelata nel suo sguardo mette a nudo le pulsioni più sporche di ogni essere vivente, è quasi azione diabolica, ma il diavolo stesso un tempo... era un angelo. Ha attratto su di se una possessione demoniaca, io ero presente, ma se anche ho attirato l'oscurità, è lei, in quanto donna ad aver aperto la porta.

Camille Lancaster - Le mie parole non potranno mai scalfire una nobile, la potenza della sua casa la protegge, è sempre ben attenta a non esporsi, ma conoscerla privatamente, essere soggiogati dalla sua bellezza più unica che rara, è un'esperienza oscura, la tentazione più grande di tutte. L'ennesima donna che ti porta sulla cattiva strada, pronta a sfruttarti per il suo volgare diletto e subito ti molla quando ormai non servi più. Una donna, pur nobile, non dovrebbe mai osare tanto, che Yeshua la punisca.

Sofia Weaton - La più ipocrita, membro del tribunale morale, ma la più immorale, dice di aver visto delle ombre al borgo nobile, dunque l'oscurità le si è presentata in mia presenza, ancora una volta forse ho attirato io quella oscurità con la mia semplice curiosità, ma chi ha aperto la porta di quella curiosità e ne è stata colpita, questa è sempre lei, la donna inferiore ammantata della sua cattiveria. Mi ha cercato fisicamente, carnalmente, ha perso con me il suo pudore e le è piaciuto, l'ho posseduta come una baldracca sul ciglio della Main Street in una fredda notte autunnale. E da quel giorno, non volendo accusare giustamente se stessa per la sua impudicizia, la donna ha vissuto per distruggermi. Talvolta sembra perfino provare qualcosa per me, la sua confusione è tanta perché vive nel peccato e non può in alcun modo uscirne. Tentatrice, sterile oltrettutto, e una donna che non può dare figli è la negazione della vita, del generare, è un'albicocca secca e amara, è il suicidio dell'umanità è l'impossibilità dell'ereditarietà. L'inverno, La fine.


Timothy Oldstaff - Un uomo impuro, un combinaguai che sta su una mezza-via, ma è proprio questo suo stare in bilico tra una parte e l'altra che lo rende simile e dissimile da me... caro Tim, le vie di mezzo non pagano, la fede ti protegge, e altrettanto fa l'oscurità, ma a stare in mezzo tra le due verrai tagliato. Si è macchiato di atteggiamenti sconci al Club Puntocroce, sua sorella era una prostituta e lui le ha fatto fare una brutta fine, ha rinnegato la propria famiglia facendo fare a tutti una brutta fine, e infatti è un uomo altamente vendicativo, l'unico amico che ho e di cui ho molto timore perché so che può diventare imprevedibile, pericoloso per se stesso e per gli altri. Uno di quelli che "il fine giustifica i mezzi" un iracondo, collerico, saggio, curioso delle cose sconosciute e quindi delle cose oscure. Pericoloso.

Winry Murphy - Lo stereotipo di contadinotta irlandese sciocca, questa per quanto repellente è solo la sua maschera, sotto di essa si nasconde l'ennesima donnetta che vive di espedienti, invidie, tentazioni offerte a chiunque incroci il suo cammino. Non ha il benché minimo interesse per lo studio, ma solo per le cose occulte che vi si possono trovare attraverso, è arrivata all'Ateneo di Laddington col proposito di farsi usare dal demonio per i suoi scopi, ne sono certo, si è fidanzata non a caso con un uomo grande e grosso che alcuni credono invischiato in affari loschi. E lei sicuramente lo sa e nel suo coltivare il caos, ne è estremamente compiaciuta e lo chiama amore. Sempre pronta ai pettegolezzi, inaffidabile, trasgreditrice delle regole morali, appena può si libera della cuffietta, assume posture scomposte e linguaggio poco consono a una signorina.


Tomas Versis - Egotico, pieno di se, ambiguo, mai uguale, quindi privo di vera personalità, amato dagli altri perché li tratta come vorrebbero e quindi in alcuni casi, male, ho il sospetto che il suo mestiere e le sue azioni siano atte a mascherare qualche insicurezza profonda, di certo ha grande utilità per la città, ma questa utilità distoglie gli occhi di tutti da quella che in realtà, ne sono certo, è la sua profonda inadeguatezza al ruolo che ricopre. Un uomo lacerato dall'oscurità interiore. Usa un linguaggio eccessivamente colorito, che indossi la divisa o meno, che sia sobrio o ubriaco, come mi è infatti capitato di vederlo. Un uomo per bene che conta sulle proprie capacità e basta per il proprio lavoro non avrebbe bisogno di ricorrere a un linguaggio tanto violento. Oltretutto senza guardare in faccia nessuno a prescindere dallo status sociale, davvero vergognoso. E se queste sono le parole, chissà quali possono essere i fatti!

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