30.10.2013 Potomania
Pensavo
che Mrs Weaton si limitasse ad avere paura del buio, ma la paura in lei
è un'ombra, già dalla volta in cui mi ha scambiato per un demone sulla
Main Street di notte mi sono sentito turbato, ma al tempo stesso
rassicurato, quasi... più vicino a lei, più simile a lei. Non sono io il
coniglio che trema, o almeno non sono il solo e unico.
Mi
sento meno solo, e due giorni fa al borgo, mi sono sentito ancora meno
solo. Sembrava me, guardava il vuoto farneticando, credo che... io sia
così in certi casi, certe volte, quando sento quelle voci in testa, o
quando credo di sentirle, non è sempre facile capire se si tratta di
voci reali o meno, è anche vero che da adulto mi è capitato sempre più
raramente, tuttavia... capita. Credo...
Se
Mrs Weaton è come me, sono contento, forse un po' dispiaciuto, ma
comunque contento, posso mandarla avanti nel mondo, capire che cosa
questa città possa fare alle persone come noi, e regolarmi di
conseguenza.
Ma non voglio farne una vittima, al contrario, la salverò. Se potrò.
Sono
preoccupato, Miss Hall continua a ricordarmi i pericoli di questo
periodo, e so che ha perfettamente ragione, può succedere qualsiasi cosa
da un momento all'altro lo sento, forse è questa tensione che mi ha
fatto tornare la malattia dell'acqua. Quando ero bambino bevevo a
dismisura, di continua e facevo delle pisciate lunghissime che mi
lasciavano una strana sensazione... Ho ricominciato a cercare acqua
ovunque, anche ora c'è una caraffa sul tavolino. Ne sono schiavo e certe
volte è più forte di me, non mi accorgo di quanto ne bevo finché non mi
sento la pancia scoppiare.
Quando
non sento più quella sensazione del palato umido accarezzato da quel
liquido trasparente e quasi insapore, mi sento perduto, mi sento senza
sostegno e senza purezza, senza la mia ombra trasparente, cristallina
che scorre dentro di me lavando via i pensieri del male.
Quando
ero piccolo mi punivano, e punizione dopo punizione l'abitudine è
andata via, è stata regolata. Ma ora che sono solo, chi mi punirà? E poi
perché punire un impulso così genuino? L'acqua... da vita. Perché
preoccuparsene.
Perché
sento questo senso di colpa sanguinario mettere radici brucianti nelle
mie viscere e nel mio petto? Di chi è quel sangue? Di chi è quest'ombra
che si staglia enorme nella coscienza?
Aiutami.
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